Il Lavoro con la mappa dell’Enneagramma richiede la capacità di osservare se stessi e al contempo alimenta tale capacità. Comprendere come la macchina funziona dentro di sé, riconoscere il proprio stato interiore e a quale stadio di sviluppo e coscienza si vive, contattare e nutrire gli aspetti essenziali del proprio essere, è il lavoro di una vita.
Siccome i test sono utilizzati troppo spesso come passatempo, per accumulare informazioni che rimangono inutilizzate, per illudersi di avere capito qualcosa, per evitare di impegnarsi nell’introspezione, per distrarsi da ciò che necessita attenzione, per identificarsi con la macchina, nei miei 24 anni di Enneagramma non ho mai avuto interesse a costruirne alcuno, sebbene mi sia stato chiesto tantissime volte di farlo.
Recentemente ho voluto sfidare questa posizione. Ho iniziato a considerare che in questo mondo in transizione forse anche uno strumento possibilmente superficiale e inutile come un test può essere possibilmente utile ad accendere una scintilla sopita o trasformare la curiosità in interesse a Lavorare davvero. Quindi nei tre mesi estivi ho costruito due questionari di valutazione, uno per i tipi e uno per gli istinti. Ho redatto anche un opuscolo digitale che li accompagna.
Sto sperimentando il viaggio verso un nuovo equilibrio, in uno sguardo che comprenda maggiori possibilità. Come genere umano e come Terra tutta stiamo vivendo un passaggio di cui mi sento parte nel ruolo di ponte. E sono convinta che per essere ponti è necessario non solo essere in cammino da tanti anni, ma avere uno sguardo ampio. Guidare è un ruolo diverso dal divulgare per raggiungere più individui possibili, dal creare contenuti, dall’intrattenere, dall’introdurre al lavoro interiore chi non lo ha mai avvicinato, dal dare direttive e dal dispensare chimere, che sono altri compiti, ugualmente necessari e importanti.
In questi ultimi anni le modalità relazionali sono cambiate radicalmente e la grande sfida che sto vivendo in ambito lavorativo è muovermi nelle “nuove normalità” rimanendo integra, fedele a chi sono e alla mia esperienza. A livello pratico significa riconoscere giorno per giorno il mio posto come professionista, come donna e come umana, che né vuole rimanere ancorata al passato, né può allinearsi alle linee sociali proposte. Per me significa accettare il caos, attraversarlo e lasciarmi attraversare senza tentare di cambiarlo, scegliere e decidere senza rifugiarmi in un idealizzato passato o proiettarmi in un ipotetico futuro, vivendolo come luogo utile e generativo in cui sperimentarmi.
I questionari di valutazione rientrano in questo contesto. Il mio lavoro con l’Enneagramma rimane rispettoso delle sue origini, attento ai principi trasmessi da Gurdjieff, riguardoso dell’opera di Ichazo e dello sforzo degli insegnanti che ho avuto l’onore di avere. Al contempo vuole anche immergersi nella quotidianità e forse anche tramite vie che non avevo considerato.
Il mio intento nel costruire i questionari e l’opuscolo è offrire possibilità di fermarsi e riflettere e la mia speranza è che lascino trapelare che dentro c’è molto, molto più della definizione di un tipo o di un istinto.
Scoprire il proprio tipo e istinto dovrebbero essere momenti di rivelazione, di sollievo, di imbarazzo, di benvenuto a casa e inviti a vedere se stessi in modo completamente nuovo. L’Enneagramma è utile se lo applichiamo nelle nostre vite, se conoscere il nostro tipo e istinto ci mette in discussione dandoci la possibilità di trasformarci interiormente, se ci aiuta a essere persone migliori. La vera trasformazione interiore inizia solamente quando vediamo che ci stiamo continuamente ingannando. Ricordiamoci che il tipo e l’istinto ci raccontano chi non siamo, la trappole che ci incatenano. Comprendere ciò che ci guida e la motivazione che costruisce la personalità ci mostrano la strada per fare spazio alla vera natura, alla scintilla divina che ci abita.
Ognuno di noi ha doni e talenti peculiari che attendono solo di essere manifestati. Ogni tipo ha una dote di nascita che non può fare a meno di portare nel mondo, una capacità naturale la cui dimenticanza o mancata espressione causa frustrazione e sofferenza. Ogni tipo, punto e istinto ci ricordano una sfaccettatura del nostro essere e hanno un peculiare invito al risveglio rivolto a tutti.
Gli individui disponibili a impegnarsi davvero esistono e affrontano i propri idoli ogni giorno.
Questa la pagina dedicata ai questionari.
Maura Amelia Bonanno