Nella mappa dell’Enneagramma il Centro del Corpo è – sia per Gurdjieff, sia per Icahzo – suddiviso in ulteriori tre Centri riferiti a diverse aree della sopravvivenza. Si tratta di tre qualità dell’intelligenza istintiva che possono esprimersi in modo funzionale oppure essere usate in modo improprio. Ichazo ha identificato che per ognuno di noi, indipendentemente dal tipo dominante, una di queste tre aree è causa di maggiore preoccupazione rispetto alle altre due. Le Varianti Istintive indicano quale dei tre istinti fondamentali è stato maggiormente distorto nei primi anni di vita, avendo come conseguenza preoccupazioni e comportamenti peculiari attraverso l’intero spettro del tipo di personalità. Descrivono in modo chiaro in quale area della vita si concentra lo sforzo di recuperare l’esperienza delle Qualità Essenziali per noi tanto preziose.
Lavorare con gli istinti è un aspetto molto importante del viaggio spirituale perché la nostra realizzazione è profondamente connessa con la pulsione a sopravvivere.
L’istinto è un impulso, una tendenza innata e naturale che spinge tutti gli esseri viventi ad adottare comportamenti o compiere atti utili o necessari alla conservazione propria o della specie senza l’intervento della volontà o del ragionamento. È una caratteristica insita nel patrimonio genetico, una forza interna all’organismo che mira alla soddisfazione dei bisogni primari e spinge a un comportamento automatico.
Filogeneticamente, gli esseri umani hanno in comune con gli animali alcuni schemi fondamentali di movimento che riguardano questa condivisa pulsione a sopravvivere come esseri cellulari costantemente coinvolti con la gravità, lo spazio e il tempo.
Ontogeneticamente, gli esseri umani sviluppano alcuni modelli specifici di movimento – in particolare dal concepimento al primo anno di vita – che sono influenzati anche dalle tendenze individuali, dall’ambiente e dalla cultura.
Il movimento è il nostro primo linguaggio e la qualità dello sviluppo di tutti questi modelli porta, oltre a uno specifico senso di sé stessi, anche a diversi modi di stare al mondo e talvolta complicate e faticose compensazioni e strategie per affrontare gli stimoli interni ed esterni. Si tratta di schemi interiori che hanno un’influenza globale sul funzionamento di ogni individuo, stabiliscono il fondamento su cui si costruiscono i processi fisici, percettivi, emotivi e cognitivi e sono alla base del senso di sé e della relazione con gli altri e con l’ambiente.
Senza confrontarci con i nostri istinti, senza imparare a comprenderli e svilupparli e senza integrarli con la nostra natura spirituale, non possiamo né attualizzare la nostra realizzazione, né mantenerla. È praticamente impossibile essere più equilibrati senza riconoscere queste forze animali non negoziabili e senza impegnarci attivamente con esse.
Anche se riguarda aspetti che tutti sperimentiamo in continuazione, la grande maggioranza degli individui che crede di essere evoluta e consapevole vive in costante incosciente prigionia degli aspetti più bassi e reattivi dei propri impulsi.
In particolare nei momenti storici di grande caos, decadenze culturali e degradamenti sociali – come quello attuale per il mondo occidentale – sono proprio gli istinti umani a manifestarsi in modi evidentemente distorti e distruttivi. Quando queste potenti forze limitano il cuore e la mente umana, causano sofferenza anche per coloro che sono sinceramente impegnati nella crescita spirituale.
Proprio per la loro natura irrazionale, gli istinti possono scatenare reattività e portarci fuori strada senza che ce ne rendiamo conto. Quando agiscono in modo automatico e inconsapevole ci tengono bloccati e sono la prima barriera al cambiamento. Mentre per quanto riguarda le Fissazioni e le Passioni il lavoro è quello di sapere cosa osservare e rimanere presenti, riconoscere dove siamo interiormente e accettare ciò che accade con amore e apertura, quando si parla di istinti questo non basta. Oltre a sapere a cosa dare attenzione è necessario un impegno attivo: gli istinti sono pratici e richiedono azioni pratiche. Tanti percorsi spirituali o psicologici sottovalutano, svalutano, ignorano o addirittura cercano di controllare gli istinti per eliminarli. Tanti modelli di crescita personale non considerano questo aspetto e alcuni persino ne rinforzano gli automatismi. Spesso cerchiamo e seguiamo tecniche, metodi, approcci e pratiche che corrispondono a ciò che istintivamente ci piace, che non sfidano assunti e abitudini,e che finiscono per alimentare meccanismi limitanti e prevedibili.
La liberazione dalla reattività distruttiva non avviene allontanandoci da questa parte animale, bensì sostenendola con consapevolezza cosciente a svilupparsi in ciò che significa essere un vero essere umano nel mondo. I percorsi che davvero lavorano con gli istinti sono rari ed è un’avventura che la maggior parte delle persone non intraprende consapevolmente perché richiede coraggio, intenzione, attenzione, impegno e tempo.
Attraverso degli insegnamenti adeguati, l’indagine nella propria esperienza e l’esplorazione delle qualità degli schemi di movimento somatico sviluppati dal concepimento al primo anno di vita, si possono conoscere i propri istinti sociale, sessuale e di conservazione di sé in azione. Si può portare consapevolezza cosciente a questi processi interiori, riconoscere come e quando sono impedimenti e risorse all’incarnazione come essere umano pienamente realizzato. Tutti i nostri istinti possono essere a supporto di una vera vita, una vita che non separa tra corpo e spirito, bensì che ama la vita.
L’apprendimento corporeo è profondo, efficace e pratico perché tocca la coscienza cellulare. Invece di dirigere la nostra coscienza, la sperimentiamo in un modo non cognitivo che è molto più diretto e profondo. Tocchiamo la coscienza nel corpo invece di dirigere il movimento del corpo alla ricerca di informazioni o di uno stato specifico.
È un invito a essere disponibili a un’esplorazione senza aspettative, in cui mollare tutto il fare che sappiamo, tutte le cose che funzionano. È un processo di ricordo in cui si apre uno spazio interiore da cui emergono tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
Mi auguro di ricevere un riscontro alle mie parole e di incontrarti sul cammino
Maura Amelia Bonanno