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Newsletter marzo 2019

Enneagramma Integrale è una proposta di esplorazione e apprendimento circa la natura umana e le relazioni attraverso un approccio esperienziale e pratico che risveglia, coinvolge e integra l’intelligenza emotiva, l’intuizione e l’istinto. È un approccio all’analisi introspettiva dinamico, basato sull’organizzazione coerente e la coordinazione del corpo di conoscenza dell’Enneagramma, della ricerca somatica e del movimento, della visione dell’Approccio Integrale.
Non si tratta di un metodo, bensì di un orientamento in cui la teoria dell’Enneagramma è vissuta e personalizzata attraverso pratiche e rituali di somatizzazione e movimento che esplorano il rapporto mente-corpo e favoriscono la capacità di sostenere una più profonda consapevolezza di sé e scoprire un sincero rispetto per l’altro. Durante i corsi utilizzo in particolare pratiche di movimento, tocco e voce ispirate al Body-Mind Centering® come lente attraverso cui indagare la struttura di alcuni meccanismi caratteriali e dinamiche interiori e le nostre risorse naturali che influenzano la qualità e l’equilibrio della nostra vita e delle nostre relazioni. Body-Mind Centering® (BMC) è un approccio innovativo all’analisi e alla rieducazione del movimento somatico che esplora la relazione tra movimento e mente. Si basa su fondamenti di anatomia, fisiologia, psicologia e sugli schemi di sviluppo senso-motorio in età evolutiva. Fa uso di una varietà di principi teorico-funzionali e di pratiche nell’esplorazione di tutti i sistemi corporei, del respiro e della vocalizzazione, dei sensi e della percezione, dell’arte del tocco delle mani e del movimento. Permette di sperimentare la nostra anatomia vivente, di riconoscere, riorganizzare e riequilibrare gli schemi motori e accrescere la consapevolezza e l’efficienza con cui ci si muove nel mondo.

Spesso viviamo e ci muoviamo nel mondo senza la consapevolezza di come lo facciamo, dell’intenzione che motiva le nostre azioni, di come scegliamo la direzione da prendere e dell’impatto che abbiamo sugli altri. L’educazione e la formazione come le conosciamo sono basate quasi completamente sula stimolazione della memoria del sistema nervoso. La ricerca somatica sfida questa prassi e propone di disimparare ciò che il nostro sistema nervoso attua in automatico e di ricordare attraverso le nostre cellule. Offre la possibilità di rendere espressivo e visibile il nostro movimento interiore e gustare momenti in cui incarnare la coscienza diretta e piena di ciò che stiamo vivendo. Un processo in cui le cellule sperimentano per prime e il cervello è l’ultimo a sapere cosa sta succedendo. 
Se si accetta l’invito a esplorare nuovi modi di ascoltarsi ed essere, si possono fare scoperte che mettono in discussione le nostre ipotesi o esperienze precedenti su chi siamo. Questo può potenzialmente innescare il processo di cosiddetta crescita personale, che alcuni vedono come terapeutico e altri interpretano come spirituale. Sappiamo che la creatività può avere effetti terapeutici, che la terapia può essere molto creativa e che sia la creatività sia la terapia hanno il potenziale per trasformarci in modi che molti possono definire spirituali. Siccome l’Approccio Integrale affronta i molti livelli diversi dell’individuo al contempo, gli aspetti creativi, terapeutici e spirituali si scoprono intrecciati e credo che questa sia una delle bellezze di questo lavoro.

Gli approcci somatici alla rieducazione del movimento includono diverse discipline come per esempio Alexander technique, Feldenkrais, Bartinieff Fundamentals, Body-Mind Centering, Ideokinesis, Klein Technique, Skinner Releasing Technique e molte altre. Mentre l’uso del termine “somatico” è relativamente recente, i metodi di rieducazione degli schemi di movimento umani, in particolare attraverso la propriocezione, sono in circolazione da molto tempo. La maggior parte delle discipline somatiche non sono pratiche di danza, spesso anzi implicano un movimento minimale, poiché i movimenti piccoli o semplici danno più opportunità di osservare le nostre sensazioni e rispondere a esse con consapevolezza, facilitando così lo sviluppo di schemi di movimento più efficienti e anche più creativi.

Nelle discipline somatiche l’apprendimento è centrato sulla persona e diretto dalla persona. Stimola il senso cinestetico, facendo affidamento sulla sensazione fisica come fonte di apprendimento ed espressione. I partecipanti imparano a dirigere la propria attenzione e ricevono riscontro dalle proprie sensazioni fisiche del movimento, invece di basarsi principalmente su forme e idee preconcette su come le cose dovrebbero essere. L’accento è sul processo di ricerca e di scoperta di sé che si svolge nel corpo umano del partecipante, con il proprio tempo e ritmo, rispetto al prodotto e al risultato. Spostare l’enfasi sul proprio corpo come fonte di informazione convalida la conoscenza soggettiva diretta e permette di scoprire un sostegno interiore e delle abilità comunicative anche inattesi. La percezione è un processo ciclico costante attraverso cui apprendiamo e come focalizziamo i nostri sensi influenza la percezione, gli schemi di interpretazione delle informazioni sensoriali. Senza questa messa a fuoco attiva, le nostre percezioni rimangono mal organizzate, le nostre risposte hanno maggiori probabilità di essere inconsce, automatiche e abituali e di conseguenza le nostre scelte sono limitate.

Non a caso anche G.I.Gurdjieff affermava che “Ciò che non possiamo trovare nel corpo non possiamo trovarlo da nessuna parte”. Uno degli esercizi fondamentali del Lavoro da lui proposto è quello di sentire, di esercitare i sensi. E anche l’insegnamento successivo di Ichazo sottolineava che l’ego-tipo non è solo una caratteristica psicologica, ma è radicata negli organi, ossa, muscoli, sistema neurologico e ghiandole endocrine che costituiscono la nostra anatomia.

Potete leggere di più circa l’integrazione Enneagramma e somatica nell’articolo “Enneagramma e Movimento somatico: Essere nel corpo non è quello che pensi” e sperimentare insieme a fine mese in provincia di Verona, ad aprile a Cagliari e a maggio a Lucca.

Concludo citando un’affermazione di Bonnie Bainbridge Cohen, creatrice dell’approccio Body-Mind Centering®: “È attraverso i nostri sensi che riceviamo informazioni dal nostro ambiente interno (noi stessi) e dall’ambiente esterno (gli altri e il mondo). Il modo in cui filtriamo, modifichiamo, distorciamo, accettiamo, rifiutiamo e utilizziamo le informazioni fa parte dell’atto di percepire […] L’apprendimento è il processo mediante cui modifichiamo le nostre risposte alle informazioni in base al contesto di ciascuna situazione […] Attraverso l’esplorazione del processo percettivo, noi possiamo espandere le nostre scelte nel rispondere a noi stessi, al nostro ambiente e al mondo in cui viviamo.

Maura Amelia Bonanno