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Newsletter marzo 2015

Marzo è il mese dell’equinozio che segna l’inizio della primavera. Le società tradizionali hanno sempre celebrato il momento in cui la luce e il buio toccano il livello di equilibrio, attraverso rituali propiziatori al risveglio della natura e del raccolto. Anche in popoli diversi e lontanissimi, questo momento e’ collegato a miti d’amore, di resurrezione e fertilita’. Il buio associato all’introspezione e alla morte, lascia spazio alla luce associata alla rinascita e all’uscire fuori.

La ciclicita della vita e della natura conosce quanto tutti gli elementi, i momenti, le qualità dell’esperienza sono importanti, e quanto il valore di ogni aspetto è fondamentale e inevitabile per l’esistenza di tutti gli altri e nella tensione all’equilibrio globale.

Come il respirare del corpo che implica un’espansione e una contrazione alternate e continue in una danza che ci tiene in vita, anche il viaggio di ritorno a casa, il percorso di conoscenza di sé, accade nella ciclicità e nel ritmo: fasi e movimenti di ritiro e introspezione sono necessari perche ci possano essere illuminazione e nuova comprensione.

Qualsiasi tipo di limpegno nella conoscenza di sè che funzioni e che davvero sia teso all’equilibrio e al sostegno di forza, risorse e serenità, passa attraverso ripetuti momenti di identificazione e riconoscimento degli squilibri che senza rendercene conto continuiamo ad alimentare. Proprio questo appena concluso fine settimana abbiamo esplorato come trascurare meccanicamente uno dei nostri istinti di sopravivvenza scombussoli la nostra vita senza che ce ne rendiamo conto, illusoriamente convinti che occuparcene sia inutile o poco importante, senza credere quanto onorarlo intenzionalmente e attivamente in realta migliora enormemente la nostra vita.

A rafforzare la presenza e l’importanza della danza tra buio e luce nella nostra vita, quest’anno all’equinozio che accadrà la sera del 20 marzo si sovrappone una eclissi di Sole. Gurdjieff ha parlato spesso della Luna come entità che si nutre della Terra, essendone figlia e satellite. Quando parlava dei dodici idrogeni, indicava che rappresentano dodici categorie di materia contenute nell’universo dall’Assoluto alla Luna. Per Gurdjieff la Luna rappresenta il livello meccanico, emotivo e psicologico più basso nell’uomo. In questa lettura, oltre ad altre numerose che ne sono state date, la Luna che copre il Sole evidenzia e fa emergere i comportamenti meccanici e la tendenza a seguire gli impulsi di base, dandoci quindi buone opportunità di osservarci e scoprire i nostri automatismi e squilibri.

In linea con gli scopi della Quarta Via, il suo allievo Ouspensky invitava a creare una Luna in noi stessi, una motivazione interiore alla crescita che supera quella alla meccanicità, indicando con questo che al fine di liberarci dagli automatismi e dal comportamento reattivo è necessario rafforzare la consapevolezza di sé in modo che la scelta libera vinca gli stimoli e le reazioni inconscie.

Auguro a tutti di godere di questo fertile momento di passaggio.

Maura Amelia Bonanno

 

“Questa è la mia lotta: una lotta contro la passività del mio pensiero. Una lotta senza la quale nessuna maggiore consapevolezza può trovare spazio, può nascere. Si tratta di una lotta per lasciare l’illusione dell’ “Io” in cui vivo, al fine di avvicinarsi a una visione più reale. Al centro di questa lotta è creato un ordine nel caos, una gerarchia in cui sono rivelati due livelli, due mondi. Finché c’è un solo livello, non ci può essere visione. Il riconoscimento di un altro livello – quello è il risveglio del Pensiero.” – Jeanne de Salzmann –