C’è qualcosa che per adesso anche i tentativi di globalizzazione più ostinati e selvaggi non sono ancora riusciti ad affondare: le differenze culturali e la natura umana. Questo pianeta così variegato geograficamente ha prodotto diversificazioni enormi in una sostanziale intrinseca uguaglianza della specie umana. Molto spesso nell’inseguire l’idea di equità si cerca di negare le sfumature degli schemi di percezione umana e di cancellare la ricca varietà culturale e questo è per me un grande equivoco che toglie succo e nutrimento sia al momento presente sia all’evoluzione. Gli ambienti culturali della nostra specie, in cambiamento costante e reciproca contaminazione, proprio come gli individui che le vivono possono esprimere il proprio meglio o peggio. Possono reciprocamente ispirarsi o affondarsi.
Spesso mi sono trovata a leggere le attitudini, le scelte, i comportamenti e le reazioni di culture che posso affermare di conoscere abbastanza, tra queste ci sono quella Statunitense e quella Italiana. Pur manifestando entrambe al proprio interno parecchie sostanziali discrepanze hanno comunque una sorta di proprio condizionamento generalizzato.
Con lo sguardo dell’Enneagramma sono entrambi territori che navigano principalmente nel centro emotivo inferiore ed entrambi manifestano una pulsione sociale altamente disfunzionale, credo in parte forse dovuta proprio all’avere in comune l’essere due nazioni composte da culture molto diverse tra loro. L’attuazione del politicamente corretto molto ambito da entrambe con stili differenti è un bisogno che nasce da questo genere di situazione multiculturale e spesso fallisce. Non sostenuto da un’intenzione genuina, si esprime come una mano di bianco su un muro rovinato.
Il modo in cui la comunità dell’Enneagramma rappresentata dall’International Enneagram Association americana ha reagito e gestito le accuse contro Christopher Heuertz nel mese di giugno ha aperto in me alcune considerazioni che in parte desidero proporvi.
Per chi non ne è al corrente, a fine maggio 33 donne e uomini si sono uniti per condividere i racconti delle loro esperienze e testimonianze di abuso spirituale e psicologico da lui inflitti. Heuertz è conosciuto per avere scritto due libri e per essere attivamente impegnato assieme alla moglie Phileena nella comunità cristiana in particolare tramite cause sociali e volontariato.
Conosco Chris perché l’ho incontrato parecchie volte in occasione delle conferenze negli Stati Uniti cui ho partecipato negli ultimi 20 anni e non ho intenzione di esprimermi a riguardo della fondatezza o meno delle accuse, bensì di dare avvio a una riflessione circa la ricerca di verità e significati dei valori che coinvolge per chi l’Enneagramma lo insegna.
Ecco una piccola parte della condivisione pubblicata il 10 giugno sulla piattaforma Medium con cui Heuertz collaborava:
“Chris ha un potente carisma che conquista facilmente la fiducia degli altri. Ma nel tempo, mostra uno schema di tradimento di quella fiducia abusando spiritualmente e psicologicamente le persone nella sua cerchia. Abbiamo osservato Chris mettere le persone in posizioni di indebitamento finanziario, istigare divisioni tra i membri del gruppo e creare un’atmosfera di caos, confusione e dubbio su se stessi. Ha sfruttato, concesso vantaggi formali a individui in minoranza o in difficoltà per dare parvenza di equanimità, manipolato, prevaricato e controllato molti di noi.
Come oratore di talento e appassionato, Chris attira facilmente i giovani, in particolare donne in età universitaria o di colore che vogliono fare la differenza nel mondo. Le prime fasi di queste amicizie sono piene di complimenti e adulazioni che fanno sentire gli impressionabili giovani visti e scelti da questa persona potente. Chris poi li invita a unirsi a lui nel suo lavoro attraverso viaggi che riguardano il servizio, oppure attraverso stage o posizioni nella squadra di lavoro. Spesso questi individui si allontanano dalla loro famiglia e dai loro sistemi di sostegno per unirsi a lui. Chris e Phileena offrono opportunità di crescita e sviluppo della leadership, elogi e attenzioni sontuose, cene costose e frequenti regali.”
A seguito di questa denuncia la promozione delle sue pubblicazioni è stata sospesa, il suo ruolo all’interno dell’International Enneagram Association è stato rimosso e la sua partecipazione alle conferenze da essa organizzate è stata interrotta per il periodo in cui saranno fatte indagini. Immediatamente molti nomi conosciuti nella comunità hanno preso posizione per dissociarsi dal suo operato e dichiarare la propria eticità.
Il 12 giugno Heuertz ha risposto pubblicamente sul suo sito di non avere mai superato i confini fisici con nessuno, di essere profondamente addolorato, di provare vergogna per il dolore che involontariamente ha causato e di impegnarsi ancora di più nel lavoro di crescita e redenzione attraverso la psicoterapia, la direzione spirituale e la confessione.
Gli aspetti che ho notato sono principalmente appunto connessi alla pulsione sociale che tutti gli esseri umani condividono con sfumature differenti nelle diverse culture.
Tra altre peculiarità, una pulsione sociale malsana è lontana da contatto con se stessa e distorta dalla reattività e dalle opinioni. Vede il biglietto da visita e non si chiede quanta sostanza abbia la persona, legge i titoli a effetto delle notizie e non entra nel reale contenuto o non considera lo scopo di tale scalpore, non questiona il motivi delle proprie interpretazioni.
Ho notato il bisogno di prendere immediatamente le parti giuste e pubblicare dichiarazioni che salvaguardano la propria immagine il proprio ruolo sociale. La tendenza statunitense che noi latini scarseggia di schierarsi non solo per proteggere se stessi e il proprio orticello, ma tutta la categoria degli insegnati di Enneagramma e l’Enneagramma stesso.
Ho notato la facilità di fascinazione del ruolo, di idealizzazione delle figure riconosciute come autorità – in questo caso di un insegnante di Enneagramma e Ministro religioso cristiano – fino ad arrivare a viverli come fossero dei maestri. È una tendenza che passa attraverso canali percettivi differenti in differenti culture, in alcuni casi più mentali e in altri più emotivi. Nel nostro paese questa attitudine non fa neanche scalpore perché vivere in un ambiente manipolatorio è normalizzato.
Ho notato la predisposizione culturale statunitense a gestisce i confini individuali e sociali e il loro superamento in modo decisamente differente dal noi. Non mi risulta che nel nostro paese sia mai stato preso in considerazione un abuso spirituale, e non perché non ce ne siano, o che sia sufficiente una denuncia su un sito internet, seppur influente, per far partire un’indagine.
Comunque sia andata la vicenda, qualche domanda circa i valori di vita e professionali da cui siamo ispirati e la verità con cui li onoriamo quando proponiamo e utilizziamo l’Enneagramma o qualsiasi altro sistema di conoscenza credo sia importante farsela. Scivoloni nella direzione di quello attribuito a Chris e diffamazioni nutrite dalla paura o dall’invidia sono all’ordine del giorno senza che ce ne rendiamo conto.
Le situazioni in cui l’Enneagramma – e i sistemi di conoscenza in genere – è usato per lucidarsi l’ego sono tante. Quelle in cui è usato come un gioco e un intrattenimento da chi si ritiene esperto sono quotidiane. E non è vero che non lasciano effetti negativi perché tutte le informazioni hanno un impatto nella nostra coscienza. Tutti i sistemi di conoscenza possono essere adoperati per la luce o per il buio ed è una consapevolezza molto sottile di cui non è automatico cogliere la differenza.
Svolgere il ruolo di insegnante in ambito umanistico che tocca il nucleo profondo delle persone è una responsabilità enorme, con cui personalmente mi confronto ogni giorno, arrendendomi al fatto che solo un centro magnetico del cuore pulito può sopportarla. Altrimenti si rischia di agire in automatico senza rendersene conto credendo di essere nel giusto, soffocati da paure, conflitti, sentimentalismi, desiderio di potere e di status.
Spesso gli insegnanti di materie che toccano la spiritualità sono investiti di capacità e poteri che non hanno perché sono comuni mortali in viaggio come tutti. Spesso si dimentica che avere maggiore conoscenze o esperienza circa un argomento non ci rende migliori in assoluto e tantomeno di chi si rivolge a noi con umiltà per imparare qualcosa su di sé o sulla materia. Nella discussione tra chi ritiene che la conoscenza è potere e chi ritiene che il potere è conoscenza perdono tutti.
Conoscere la teoria dell’Enneagramma o di qualsiasi altro strumento di conoscenza e averne accumulato informazioni non significa incarnare il Lavoro. Avere una pratica spirituale non significa essere maturi psicologicamente e avere svolto un lavoro psicologico non corrisponde ad avere una sensibilità spirituale.
Quando un accadimento come questo si manifesta nel nostro campo, forse invece di prendere immediatamente posizione in modo reattivo – interiormente o espressamente – potremmo chiederci quale è l’intenzione che motiva i nostri pensieri, le nostre emozioni, i nostri passi.
Anche nel mondo dell’Enneagramma – e in particolare di chi lo insegna – così come per tutta la specie umana c’è chi le domande se le fa e chi non se le fa. C’è chi confrontato con una notizia così potente come quella delle accuse a Chris la userà – ispirato dalla pulsione sociale più di sapore statunitense – per affondare l’Enneagramma o difenderlo e chi – ispirato da una pulsione sociale più mediterranea – per alzare muri attorno al proprio orticello o elevarsi oltre a essi.
Di una cosa sono certa, che le bugie, la segretezza e le omissioni sono veleno per tutte le forme di vita inclusa la nostra in qualsiasi luogo, relazione, rapporto o ruolo e che c’è un’intelligenza che supera tutto il nostro disperato tentativo di salvarci la faccia in cui la verità è l’unica intenzione che l’evoluzione a qualsiasi livello accetta.
Maura Amelia Bonanno