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Newsletter dicembre 2017

Questo mese desidero parlarvi dei Livelli di sviluppo. La teoria dei Livelli di sviluppo fu pubblicata per la prima volta in Personality Types di Don Richard Riso nel 1987, dopo 12 anni di analisi e sviluppo del materiale raccolto. Prima di Don Richard Riso altri insegnanti di Enneagramma non avevano prodotto granché in termini di descrizione dei tipi e quasi nulla circa le qualità e gli aspetti sani. Quando Russ Hudson incontrò Don Riso all’inizio del 1988, da subito lo aiutò a decifrare specifici significati dei Livelli di sviluppo che presto sono diventati la colonna vertebrale dell’Insight Approach® e dell’Enneagram Institute® nato poi formalmente nel 1995.

I Livelli di sviluppo sono importanti per diversi motivi. Innanzi tutto perché creano l’intero contenitore per l’Enneagramma e ci dicono molto circa il perché dell’Enneagramma, mostrano la possibilità evolutiva e la peculiarità della nostra crescita, indicano come possiamo vedere anche i piccoli cambiamenti, insomma creano speranza e per molti questa è la parte più importante. Se non c’è possibilità di trasformazione e crescita, perché preoccuparsi di come funzioniamo? Che ci importa dell’Enneagramma se non ci aiuta a essere persone migliori? L’Enneagramma non serve a molto a meno che non lo applichiamo nelle nostre vite: se conoscere il nostro tipo non ci mette in discussione dandoci la possibilità di scelta per il cambiamento, è inutile conoscerlo.

Spesso ho ascoltato lamentele circa la negatività dell’Enneagramma perché quando i tipi sono descritti senza i Livelli di sviluppo sono proposti nei tratti distorti e malsani, quelli che pochissimi sono disposti a vedere in se stessi e quindi non aiuta a riconoscersi. Inoltre la maggior parte di noi non si ritrova nei tipi descritti agli estremi delle polarità perché realisticamente nessuno vive costantemente alle polarità. I Livelli di sviluppo descrivono la scala di grigi della nostra esperienza, il continuum tra le antitesi e gli opposti e sono un modo di calibrare e osservare i cambiamenti interiori mentre li attraversiamo, vederne i segnali, identificare dove siamo. Con i Livelli di sviluppo riconosciamo che c’è una via di uscita che ha senso per la logica della nostra anima e ciò che noi cerchiamo è l’interconnessione e la danza delle diverse forze che si muovono in noi.

L’Enneagramma è solitamente presentato come unidimensionale, come fosse un disco. Ken Wilber, cui tanto mi ispiro, dice che qualsiasi completo approccio integrale alla psicologia umana deve includere due dimensioni, o assi: una dimensione orizzontale, quella che ci indica le differenze tra prospettive, bisogni e temperamenti tra i 9 Tipi e che è il modello standard dell’Enneagramma, e una dimensione verticale, o asse, perché il Tipo non è statico. I Livelli di sviluppo sono la dimensione verticale che descrive come pur non potendo cambiare tipo possiamo cambiare il Livello di sviluppo all’interno del tipo. Tipi e Livelli sono due sistemi di misurazione diversi e indipendenti, tuttavia nella pratica è impossibile parlare di un tipo con precisione senza esaminare il Livello di sviluppo in cui esso funziona.

I Livelli si ispirano a un insegnamento nel Lavoro di Gurdjieff che indica come la maturità non è data dai minuti vissuti su questo pianeta, bensì dai minuti in cui siamo svegli e presenti. In un certo senso la vera età dell’anima è il numero di minuti di presenza. I Livelli di sviluppo sono una misura della nostra capacità di essere presenti e la misura della nostra capacità di essere presenti è il livello in cui siamo identificati con le credenze, le difese reattive, i concetti riguardo a noi stessi. Detto in altro modo, il grado in cui il nostro tipo dirige lo spettacolo al posto della Presenza, riducendo le possibilità di scelta.

I Livelli di sviluppo ci tolgono dagli assoluti, ci aiutano ad avere una visione più umana e compassionevole della crescita del nostro Essere. Possiamo riconoscere che a volte funzioniamo in modo più semplice e fluente e altre meno. Quando ci siamo meno, quando siamo assenti a noi stessi, tutto è più complicato. Quando ci siamo di più possiamo essere più creativi ed è più facile lavorare con le altre persone. L’Enneagramma e i Livelli di sviluppo insieme ci mostrano cosa aiuta persone diverse a esserci di più. Abbiamo una sorta di centro di gravità in un Livello, tuttavia possiamo fluttuare a Livelli di sviluppo diversi nell’arco della giornata secondo ciò che ci accade o come stiamo fisicamente, emotivamente e mentalmente. A Livelli di sviluppo più alti siamo più presenti, svegli e meno identificati con schemi interiori preconcetti, mentre a Livelli di sviluppo più bassi siamo meno presenti e più identificati con le strutture storiche e le difese. Ogni tipo può essere sano, medio o malsano. I Livelli sani sono quelli della realizzazione di sé in cui esprimiamo le nostre migliori qualità; i Livelli medi sono quelli in cui vive la maggioranza delle persone, quelli in cui esprimiamo le qualità delle convinzioni abituali automatiche; i Livelli malsani sono quelli che Don Riso e Russ Hudson chiamano il “Tipo in difficoltà”. Queste tre distinzioni generali possono essere ulteriormente suddivise in 9 Livelli specifici e dettagliati.

Per concludere questa breve presentazione dei Livelli di sviluppo porto come esempio un riassunto del percorso del tipo Nove. Per il Tipo Nove l’unione con l’essenza nei Livelli di sviluppo alti è vissuta come un fondamentale senso di agio e pace  in cui ogni cosa è permeata di benessere, in cui tutto va bene facilmente e non fa desiderare altro. Quando il tipo Nove sperimenta la perdita di questa connessione comincia a sentirsi tagliato fuori e separato, e più la paura di perdere il proprio mondo aumenta più scende nei Livelli di sviluppo e più aumenta in lui anche il desiderio di ricreare quella connessione cercando tranquillità e agio. Mentre scende nei Livelli di sviluppo questo cresce di intensità fino a diventare la passione specifica di questo punto, l’Accidia, l’attaccamento alle abitudini, a ciò che mantiene le cose come sono, la resistenza al cambiamento e alle sensazioni forti, la ricerca di tutto ciò che imita l’unione, l’agio e il benessere sperimentato nei Livelli di sviluppo alti. Se il tipo Nove non si rende conto della direzione che sta prendendo, continua a scendere fino ad alienarsi nell’illusione di una falsa pace.
I Livelli di sviluppo ci aiutano a renderci conto della direzione in cui stiamo andando grazie alle Chiamate al risveglio, le Sfide di crescita e il Percorso di trasformazione per ogni tipo, in dinamica con l’utilizzo delle frecce. La Chiamata al risveglio deriva dall’insegnamento di Gurdjieff secondo cui ciò che ci fa addormentare è ciò che ci può aiutare a risvegliarci. Se sono un tipo Nove posso notare quando inizio ad assecondare gli altri, a essere accomodante, a non avere il senso di ciò che veramente voglio o desidero, a dire si quando in realtà voglio dire no. Tuttavia per sentire e sapere con cosa sono accomodante e cosa assecondo, devo sintonizzarmi con il corpo e di conseguenza entrare in contatto con la mia energia istintiva la cui intensità minaccia la falsa connessione e la falsa pace interiore e stabilità. Per praticare la Chiamata al risveglio non basta solo pensarci, devo entrare nella presenza fisica, sentire i bisogni e sviluppare la capacità di stare con la cosa reale che sento in modo che i salvavita non saltino. Sempre Gurdjieff parlava dell’esistenza in noi di una specie di salvavita come quello degli impianti elettrici delle nostre case, che ci serve a “staccare” i Centri inferiori da quelli superiori. Tornerò su questo aspetto importante nei prossimi mesi.

La Sfida di crescita per ogni tipo è dapprima riconoscere la parte scissa, rappresentata dal Livello di sviluppo malsano del punto precedente nella direzione delle frecce, e successivamente includere la qualità che si evita per aderire sempre più all’immagine di sé. Per il tipo Nove è inizialmente riconoscere la negazione del narcisismo, della fame di attenzione e adorazione per poi consentire che a sorgere e a guidarlo sia l’intensa energia che ha messo da parte quando ha iniziato a spegnersi per identificarsi con l’essere pacifico. Scendendo nei Livelli di sviluppo l’Accidia che aumenta è anche soppressione della rabbia, di ciò che brucia dentro e che lo rende visibile. Contattare l’intensità scuote l’ipnosi del falso benessere e lo aiuta a uscirne, a riconoscere il proprio valore e l’importanza di mostrarsi con veridicità e sincerità, le qualità dei Livelli sani del punto precedente nella direzione delle frecce. 

La dimenticanza di sé è il grosso problema per il tipo Nove che cerca di essere invisibile e indisturbato da tutto e quindi il suo percorso di trasformazione è il Ricordo di sé. Il punto Nove è in alto nell’Enneagramma perché è centrale per tutti. Mi mostra che ciò che cerco di ricreare fuori è dentro e può derivare solo dal manifestarsi dello specifico me in questo momento, cosa che accade solo quando sono presente, quando non sono addormentato, quando mi ricordo. Posso praticare Presenza essendo interessata a ciò che è qui e ora perchè proprio qui è dove è possibile l’azione. La maggior parte di ciò che ci muove verso il basso nei Livelli di sviluppo non è spiacevole, non è il nostro dolore o sofferenza, è la nostra distrazione, dimenticanza, disattenzione. Difficile però sapere a cosa non diamo attenzione…inizialmente l’unica libertà che abbiamo è quella di smettere di dire “no” alla nostra esperienza.

Forse alla fine è solo l’eta che avanza, ciò che mi sta evidenziando che perdiamo la maggior parte della nostra vita perché siamo ovunque, ma non dove siamo, continuando a resistere alla Grazia che c’è.

Maura Amelia Bonanno