Il 26 marzo Oscar Ichazo ha lasciato il corpo. Mi sento di dedicargli questa newsletter, con qualche riga di presentazione estrapolata dal mio libro, qualche riga di condivisione della mia esperienza con la sua scuola e la traduzione di un articolo pubblicato sul giornale “Enneagram Monthly” a novembre del 1996 riguardante un’intervista a lui fatta dal fondatore del giornale Jack Labanauskas e la sua ex compagna Andrea Isaacs.
“Oscar Ichazo era nato a Roboré, in Bolivia nel 1931 ed è stato il primo a interpretare pubblicamente il simbolo per descrivere i differenti aspetti dell’esperienza umana e delle caratteristiche individuali. La sua geniale versione è molto lontana dall’essere una gamma fissa di stereotipi: per lui tutti i tipi sono disponibili a tutti e ognuno è un processo fluido. “La teoria dell’Enneagramma della Protoanalisi e la Dottrina delle Fissazioni non è un sistema di tipologie, bensì un processo che utilizza la logica essenziale della trascendenza per spiegare la dinamica del divenire”.
Nelle interviste rilasciate sostiene di avere avuto fin da piccolo delle crisi psichiche, di avere seguito un esperto di yoga e arti marziali, di essere stato iniziato dagli sciamani delle Ande, di avere studiato con un gruppo di mistici a Buenos Aires (forse la Quarta Via di Gurdjieff), di essere stato direttore della Biblioteca del Congresso Boliviano e di aver viaggiato in Hindukush e in Afghanistan dove ha rintracciato la stessa scuola incontrata da Gurdjieff. Nel 1964, di ritorno in Bolivia dichiara di avere ricevuto la comprensione delle leggi che operano nel mondo e nell’essere umano, da lui organizzate in modo complessivo nell’Enneagono.
L’Enneagono fa parte della sua filosofia della Trialettica e della Protoanalisi, un ampio insegnamento che comprende numerose tecniche e discipline ispirate a varie tradizioni e destinato allo sviluppo umano tramite la trasmutazione dell’energia e l’esplorazione dei livelli di coscienza.
Nel 1968 fonda l’Istituto di Gnoseologia a Santiago del Cile e apre un dipartimento ad Arica, un villaggio al confine fra Cile e Perù, dove insegna che, fra altri livelli di interpretazione, i nove punti si riferiscono a nove distinti ego-tipi.
Nel 1969 insegna un corso per psicoterapeuti a Santiago del Cile, il cui tema è “L’Ennegramma come mappa della psiche umana e delle Fissazioni caratteriali”.
Ichazo ha sviluppato questo insegnamento in 108 Enneagoni, utilizzandone principalmente quattro conosciuti come Enneagramma delle Idee Sacre, Enneagramma delle Virtù, Enneagramma delle Fissazioni ed Enneagramma delle Passioni. Uno dei contributi più brillanti di Ichazo è stato scoprire come le forme divine possono essere rappresentate nelle Idee Sacre e come con le loro corrispondenti distorsioni sono connesse con il simbolo dell’Enneagramma e con i Centri di intelligenza.” (Tratto da Crescere con l’Enneagramma, Armenia 2018)
Ho frequentato l’Istituto Arica in una sede in Francia nel 2006 e nel 2007. È stata un’esperienza importante sia per la possibilità di sperimentare l’ambiente e il clima che caratterizza la scuola, sia per avere ricevuto una piccola parte dell’enorme quantità di materiale da essa utilizzato. In quell’occasione ho potuto conoscere l’Enneagramma attraverso l’insegnamento del Tri-Fix – la teoria secondo cui abbiamo una fissazione principale in ogni Centro – e attraverso le tre Leggi della Trialettica – la Legge di Mutazione, la Legge di Circolazione e la Legge di Attrazione.
Siccome uno degli assunti principali della Scuola è quello che il sistema degli ennagoni non può essere compreso ne in maniera soggettiva, ne con la logica lineare o dialettica, le lezioni erano trasmesse attraverso la lettura di testi preparati da Ichazo stesso e che l’insegnante era tenuto a rispettare alla lettera. Qualsiasi rischio di libera interpretazione doveva essere arginato il più possibile. L’esatto contrario di come l’Enneagramma è solitamente utilizzato in modo creativo e soggettivo, con un approccio New Age, chiaramente poco apprezzato da Ichazo.
Durante le lezioni era dato ampio spazio al lavoro corporeo e all’utilizzo e studio degli Arcani maggiori dei Tarocchi.
L’articolo che ho tradotto e che ho piacere di proporvi è il seguente:
Mettiamo in ordine la storia
“Viviamo in un’epoca in cui le nostre utopiche speranze di trovare soluzioni ai problemi dell’umanità attraverso il progresso scientifico sono evaporate di fronte alla debolezza umana. Non tutto ciò che è “nuovo” o “avanzato” si è rivelato un miglioramento, e quindi non sorprende che il rimbalzo di questa delusione ci abbia dato il movimento New Age: un’altra utopia, comunque basata sulla demistificazione del buon senso e della storia. Non tutto ciò che riguardava il movimento New Age era privo di valore: nella miscela c’erano alcune scoperte brillanti e uniche, così come una saggezza antica e venerabile. Comunque sia, i pensatori seri hanno imparato rapidamente a considerare tutte le nuove tendenze con una buona dose di scetticismo e a favorire sistemi con radici che risalgono a secoli fa. I guru del nuovo pensiero, senza perdere tempo hanno colto questa tendenza, e ipso facto, hanno dato legittimità alle loro proprie teorie inventando storie mitiche di origini antiche. Tutto doveva essere iniziato nell’antico Egitto o nei dintorni. Purtroppo, molti recenti autentici progressi nel pensiero e alcune verità collaudate nel tempo sono state ammassate in questo raduno di foxtrot che chiamiamo New Age.
Il “movimento dell’Enneagramma” non è rimasto illeso. Anche questo è stato preso, usato e adattato per soddisfare le necessità del momento. L’attuale definizione di Enneagramma spazia dalle applicazioni nel mondo degli affari come “un sistema di tipi di personalità che offre a coloro che lo padroneggiano potenti vantaggi per la creazione di gruppi, la scelta del personale e la risoluzione dei conflitti”, all’uso preferito nei circoli di psicologi e di assistenza sociale come “uno strumento prezioso nella consulenza sui problemi relazionali e per valutare i propri vantaggi/svantaggi”, fino a una filosofia più spirituale come “una scienza mistica esoterica delle leggi cosmiche immutabili che costituiscono il terreno dinamico dell’ego”. A volte i fautori dell’una o dell’altra parte della questione deridono l’approccio materialista o svampito dell’altra.
Alcuni dei disaccordi sull’uso corretto dell’Enneagramma iniziano, senza dubbio, con una falsa rappresentazione delle sue origini.
L’incomprensione comune è qualcosa di questo tipo: a Buenos Aires in Argentina, Oscar Ichazo, un giovane maschio di 19 anni, sta servendo il caffè a un gruppo di brillanti Gurdjieffiani che sanno tutto sull’Enneagramma, le fissazioni, le passioni, le virtù, ecc. Questi uomini saggi permettono a Oscar di ascoltare le loro conversazioni e lui prontamente raccoglie tutta la saggezza che essi hanno ricevuto da Gurdjieff (Nulla si sa circa i nomi di questi uomini saggi e neppure in nessun’altra parte del mondo si conoscono altri discepoli di Gurdjieff che sono al corrente di questo argomento). È il 1950 e anche a Buenos Aires sono ampiamente disponibili testimonianze scritte, registrazioni e filmati. Eppure, stranamente a nessuno sembrava importare di registrare questo meraviglioso materiale tranne al nostro ragazzo del caffè … e se non fossimo convinti che i saggi Gurdjieffiani fornissero a Oscar abbastanza materiale, non c’era forse un viaggio in Oriente durante il quale Oscar ottenne il resto della storia?
Imbocchiamo il precetto della New Age: deve essere stabilito un collegamento con l’antichità. Va bene. Quindi se Oscar lo ha acquisito da quei ragazzi di Buenos Aires nel 1950 mentre preparava una tazza di caffè, loro dovevano averlo ottenuto da Gurdjieff, che a sua volta lo aveva preso dai Sufi, che l’avevano preso dai Padri del deserto, che lo avevano preso Pitagora, che lo aveva preso da …
Il mito continua con la stessa licenza immaginativa raccontando l’arrivo di Claudio Naranjo a Berkeley, appena uscito dalla formazione di Oscar ad Arica, in Cile. È il 1970, Berkeley sta ribollendo, l’Era dell’Acquario sta nascendo, il sesso, la droga e il rock-and-roll governano e molti pensano che le risposte alle domande della vita sono così vicine da poterle assaggiare … “Chi se ne frega di accreditare le fonti in modo adeguato, nel rispetto degli accordi di riservatezza o dell’accuratezza nel riportarle; in brevissimo tempo saremo tutti illuminati e trascenderemo comunque questi dettagli …” Un resoconto troppo semplicistico? Non proprio. Quante volte hai sentito argomenti come: “Non importa come lo abbiamo ottenuto, ma come lo utilizziamo”, “Chi se ne frega di quale versione è un po’ più vicina alla verità, tutto è la stessa verità, e in ogni caso perché preoccuparsi delle origini, ora è disponibile, quindi usiamolo …”
Sfortunatamente, i tipi alla moda degli anni Sessanta i simpatici amanti del Bebop (genere musicale stile jazz, ndt) degli anni Settanta, gli arts and croissants crowd (sostenitori delle Sovvenzioni Nazionali per le Arti ndt) degli anni Ottanta e i ragazzi degli anni Novanta hanno scoperto l’antica verità che i sistemi potenti hanno incorporate le loro protezioni contro gli abusi. Storicamente abbiamo sempre avuto accesso a molti sistemi, inclusa la magia (ogni sfumatura, dal nero al bianco) e tutto ciò di cui avevamo bisogno per attingere comprensione, disciplina e abilità sufficienti. Per raggiungere queste competenze dovremmo raggiungere un alto livello di sviluppo personale, che ironicamente ci porta ad aborrire lo sfruttamento. Se tuttavia persistiamo per le ragioni sbagliate e nel modo sbagliato, scopriamo che i nostri sforzi sono frustrati e ci viene impedito di penetrare il potere reale di un sistema — e restiamo con meno del suo pieno potenziale.
A questo proposito, la teoria Enneagramatica non è diversa dalle altre scuole di pensiero, e talvolta è stata assalita dalla stessa mentalità da predatore, con risultati prevedibili.
La nostra ambizione è di portare sul tavolo fatti e motivi a partire dalle origini dell’Enneagramma e di incoraggiare uno stile di trattazione degli argomenti Enneagramatici che sia responsabile, costruttivo e soprattutto veritiero.
Non pretendiamo di avere la sola o completa verità sulle origini, ma crediamo di poter offrire una visione alternativa, una visione non basata su voci e pensieri pie illusioni, ma acquisita attraverso la ricerca, comprese le nostre conversazioni con Oscar Ichazo, Claudio Naranjo e molte altre personalità chiave nel settore.
A parte la storia antica (argomento per un’altra volta), la nostra migliore comprensione di come Oscar abbia preso confidenza con l’Enneagramma come simbolo geometrico proviene dal suo stesso racconto:
“Nel 1943 ho ereditato la biblioteca di mio nonno da mio zio Julio, che era un avvocato e un filosofo. È stato in un antico testo (un grimorio medievale) sul Sigillo Caldeo (Enneagramma) che mi sono imbattuto per la prima volta in questo diagramma, che per i Caldei era una figura magica. In contempo ho anche trovato il Sigillo Caldeo (Enneagramma) nei libri di Ramon Llull, il quale fornisce il senso più alto dell’interrelazione tra le sfere. Qui Llull è direttamente influenzato dai teologi Sufi Al-Ghazzali, Ibn Al’Arabi e ancor più dal grande mistico Surawardi. C’era anche l’opera di Eliphas Levi, il padre del risveglio della Teosofia e dell’Esoterismo, il suo importante Libro degli Splendori, e il suo discepolo Papus (Dr. M. Gérard Encausse) che scrisse della macchina metafisica del pensiero di Llull e i tarocchi esoterici.
Per non creare confusion è necessario non interpretare la vecchia teoria delle dieci sfere di Pitagora, che sono sempre state iscritte come nove (la decima è la totalità o il risultato delle nove), con la mia teoria enneagramatica della Protoanalisi e la dottrina delle fissazioni che interpreta le dieci sfere su una diversa base filosofica in tutti i regni della cognizione.
Nel 1949 ho iniziato a leggere il lavoro di Ouspensky e nel 1950 a Buenos Aires, sono stato invitato a un gruppo di studio chiuso di Teosofi, Rosacroce esoterici e Martinisti, dove ho partecipato a lunghe discussioni sul lavoro di Gurdjieff e Ouspensky. Qui è dove ho sottolineato per la prima volta a questo gruppo che tutte le idee proposte da Gurdjieff e Ouspensky potrebbero essere ricondotte a certe forme di gnosticismo e a specifiche dottrine degli Stoici, degli Epicurei e dei Manicheani. Ho anche sottolineato che nei loro libri non sono state trovate istruzioni su come applicare il sigillo caldeo (Enneagramma) e che c’erano solo vaghi riferimenti alla musica, ai giorni della settimana, ecc., che si sovrapponevano alle antichissime nozioni dei Caldei reinterpretate da Pitagora e Platone”.
Oscar ha ricevuto l’immensa biblioteca della sua famiglia come un’anatra l’acqua. Dotato di una memoria che renderebbe verde di invidia un elefante, di una mente molto a proprio agio con concetti e logica, e una volontà guidata dalla minaccia incombente di terrificanti esperienze fuori dal corpo, Oscar divorò un libro dopo l’altro in cerca di una cura. Nel corso degli anni, man mano che la sua comprensione cresceva, iniziò a prendere il controllo delle sue condizioni e infine a risolverle. Con le sue stesse parole:
“Quando avevo sei anni ho avuto le mie prime misteriose e ancora inspiegabili con le nostre attuali conoscenze mediche, esperienze fuori dal corpo che mi hanno terrorizzato. Ho scoperto che queste esperienze sono prodotte nel periodo di passaggio dallo stato di veglia e quello di sogno, in cui esiste un ponte di contatto in cui l’esperienza potrebbe verificarsi, provocando una violenta risposta cardiovascolare che incredibilmente paralizza il cuore, lasciando il corpo solo con il la pulsazione vascolare delle arterie, come è ancora inspiegabile che era sufficiente per mantenere il mio cervello rifornito di ossigeno [nota della redazione: eravamo seduti nel soggiorno di Oscar sul divano a forma di L. Oscar si chinò e offrì la mano per un esame. Era insolito: il palmo, le dita e l’intera mano sembravano pulsare]. A questo punto avrei sperimentato quella che ora è la ben nota “esperienza pre-morte” e avrei lasciato il mio corpo per entrare in spazi psichici e mentali puri. Non è strano che per molti anni mi sia dedicato molto alla ricerca e allo studio del materiale medico più serio, ma sono stato completamente deluso dalla nostra medicina occidentale quando ho scoperto che ignoravano questo evento neurosomatologico e la nostra scienza medica non aveva a quel tempo alcuna conoscenza al riguardo. Come ho detto, indipendentemente dal nostro enorme progresso tecnologico moderno per diagnosticare e studiare la neurologia del cervello, non sappiamo ancora nulla della natura o della causa di queste esperienze extracorporee oltre al riconoscimento che effettivamente accadono”.
“Per questo motivo, ho iniziato una seria ricerca sul Tantra orientale e sulla Santa Cabala. Nel 1945 quando ero al culmine del mio lavoro tantrico con il Tantra Lalita-Sahasranaman controllando l’ascesa della kundalini potevo trasformare l’esperienza in un veicolo per entrare dallo stato di risveglio direttamente nella Luce, noto come il Kulanidhi nella tradizione tantrica di Kaula, o il puro stato Sambhogakaya (corpo di godimento) della tradizione buddista Mahayana, o il “Terzo Paradiso” degli Gnostici, che è il risultato del successo del Tantra. Da questo punto, il mio studio sulla filosofia occidentale è diventato una lettura attenta con un occhio sistematico e critico nell’osservare che la vera essenza dello spirito è stata toccata solo superficialmente, ignorata o totalmente non riconosciuta come esistente, o addirittura una questione di studio filosofico dall’attuale filosofia della linguistica, del positivismo logico, dell’ermeneutica, della fenomenologia ed dell’esistenzialismo.”
Il caffè era il carburante che teneva il gruppo sveglio a discutere fino a fare le ore piccole. Oscar scoprì che ciò che stavano usando per fare il caffè era disgustoso, quindi si offrì pietosamente di assumersi il compito di preparare un’infusione bevibile.
Dopo 17 anni di intenso studio, all’età di 23 anni (nel 1954) per Oscar si sistematizzò tutto ciò che riguardava l’enneagono (vedi Lettere alla scuola di Oscar Ichazo, pagina 70). Il suo successivo viaggio (1956) in Pakistan, Afghanistan, Kashmir e Pamir non fu tanto una missione conoscitiva con lo scopo di fare il terzo grado ai Sufi per avere conoscenza, quanto un pellegrinaggio che portò a una celebrazione delle sue scoperte con altri profonde anime. Ironia della sorte, invece di scoprire ogni tipo di conoscenza sufi, Oscar è stato piuttosto oggetto di curiose ricerche da parte dei dotti dignitari (alcuni dei quali sufi) che sono stati sorpresi di incontrare un occidentale che la pensava allo stesso modo.
La maturazione della Trialettica come logica fu completata nel 1960. Dieci anni dopo Claudio Naranjo e altri 44 si riunirono ad Arica per un addestramento intensivo di 10 mesi offerto da Oscar Ichazo.
Per quanto ne sappiamo quasi ogni libro e teoria sull’Enneagramma della personalità è stato ispirato dal materiale insegnato da Claudio Naranjo, che ha continuato la ricerca con gli insegnamenti che aveva appreso da Oscar. Mentre Claudio insegnava a Berkeley, gli altri 44 studenti di Arica tornarono negli Stati Uniti e in altre parti del mondo e fondarono l’Arica Institute nel 1971. L’Arica Institute ha da allora prosperato e fino ad oggi circa 200.000 studenti hanno partecipato ai corsi che propone. Attualmente ci sono circa 500 istruttori in tutto il mondo che continuano a insegnare e offrono vari corsi al pubblico.
Ci sono molte ragioni per cui l’Istituto Arica e il movimento dell’Enneagramma sono rimasti in contrasto e hanno evitato un “impollinazione incrociata”. Senza entrare nei dettagli in questo momento, uno dei motivi di questa distanza era filosofico. Gli “Aricani” usano l’Enneagramma nel contesto più ampio di una psicologia completa del processo umano verso l’illuminazione, mentre gli “Enneagrammisti” lo usano più specificamente come strumento per descrivere la personalità. Ci sono state anche battaglie legali per la proprietà intellettuale, i diritti d’autore, ecc. La nostra speranza è che queste ferite possano essere lasciate andare e che possiamo iniziare a concentrarci sull’apprendimento reciproco …
A un livello più personale, contrariamente a molte voci selvagge sull’atteggiamento solitario e ostile di Oscar Ichazo, non abbiamo trovato nulla del genere. Oscar e sua moglie Sarah ci hanno dato un caloroso benvenuto e ci hanno fornito volentieri tutte le informazioni che abbiamo richiesto. Il caffè era davvero eccellente e possiamo immaginare come ciò possa aver soddisfatto i nostri “vecchi Gurdjieffiani”. Molte ore di spiegazioni hanno colmato lacune dopo lacune nel mosaico della storia dell’Enneagramma, formando un quadro completamente credibile. In tre giorni di conversazione, non abbiamo mai sentito la presenza del risentimento, dell’amarezza o di scopi nascosti. Non siamo troppo ingenui e di solito annusiamo tali correnti sotterranee in pochi minuti e qui non ce n’erano. Piuttosto il contrario: Oscar e Sarah avevano un’aura di classe, nobiltà e modestia. Un tiro nella loro casa ha rivelato il paradiso di uno studioso: una stanza dopo l’altra piena di libri e ricordi che abbiamo riconosciuto come tankas tibetani, mandala, abbigliamento zen roshi e altri oggetti sacri. Il gatto Onyx ci seguì attraverso la casa e nei giardini in stile giapponese / britannico / tropicale. L’atmosfera era tranquilla, luminosa, serena e calda allo stesso tempo. Le nostre occasionali digressioni in conversazioni sulla medicina cinese, sulle erbe, l’agopuntura, altre lingue o arte fiorentina e rinascimentale ci hanno lasciato sorpresi dalla portata delle loro conoscenze. Abbiamo chiesto il permesso di pubblicare una breve biografia ma Oscar ha rifiutato. “Vorrei che le idee si basassero sul loro merito, indipendenti e slegate dalla personalità” è stata la sua risposta. “Perché tentare l’ego cedendo a ciò che lo nutre?” fu un altro ripensamento meditabondo. Ci ha ricordato che di fatto neppure l’Arica Institute ha pubblicato una biografia.
Tutto considerato ci è rimasta la sensazione di aver avuto un incontro con due persone davvero straordinarie che fanno, come si dice, un privilegio davvero raro. Grazie Oscar e Sarah.”
– Enneagramm Monthly, numero 21, novembre 1996 –
Maura Amelia Bonanno