La trasmissione nelle diverse linee di discendenza dell’Enneagramma e come queste influenzano l’apprendimento e l’utilizzo è l’argomento dell’incontro mensile di martedì 5 gennaio, il primo di una serie di incontri dedicati a chi già conosce e utilizza l’Enneagramma.
L’Enneagramma è una conoscenza trasmessa. È una cosa diversa dal passaggio di informazioni e dall’imparare qualcosa seguendo delle istruzioni. Il lavoro di trasformazione possibile con l’Enneagramma è comprensibile con la logica, ma non può essere scoperto con la logica, solo l’esperienza può farlo.
Nella trasmissione dei sistemi di conoscenza, ciò che ha impatto in chi riceve è il modo di essere, molto più delle parole. Più delle informazioni passano l’attitudine, l’approccio e il metodo dell’insegnante, la qualità dell’essere e della presenza. La trasmissione è essere ciò di cui si sta parlando.
La trasmissione non si possiede. Ciò che si trasmette è in qualche modo come preso a prestito e per un periodo è nostro privilegio passarlo. Fondamentalmente il contenuto continua ad avere valore negli anni, ma è costantemente tradotto per incontrare la lingua delle persone con cui ci si trova, i tempi e le culture. Trasmettere una conoscenza è avere a che fare con un essere vivente. Anche io come tutti ho passato la fase iniziale in cui si seguivo scalette e slides, ma a un certo punto mi sono ritrovata in un flusso, a insegnare ogni volta in modo differente anche i moduli molto strutturati.
Ho sperimentato questo anche come studente. In modo particolare con i lignaggi di cui mi sento parte ho ripetuto gli stessi corsi parecchie volte negli anni e ogni volta li ho vissuti e li vivo come nuovi. Quando sia l’insegnante sia lo studente sono in cammino e cambiano nel tempo è impossibile riproporre la stessa lezione o sentire ripetizioni. Perché noi siamo nuovi e se il lavoro ha funzionato la nostra capacità di trasmettere e apprendere, di comprendere e assorbire, è più grande ogni volta.
Credere di avere già capito abbastanza è una trappola terribile, soprattutto per chi insegna. Come tutto ciò che esiste, le idee e le esperienze sono sempre in relazione e come tutte le relazioni cambiano. Se non cambiano, non è un buon segno. Tutti i bravi insegnanti di Enneagramma che ho incontrato sono quelli che si sono trovati a farlo senza averlo cercato. Sono necessarie una preparazione e uno studio dei contenuti di ciò che si insegna e una abilità a crescere sempre come insegnanti che solo una motivazione fuori dal proprio controllo può sostenere.
Trasmettere conoscenza non è cercare di arruolare persone nell’Enneagramma. È utilizzare gli strumenti disponibili per dare possibilità anche ad altri di riconoscere chi sono davvero e al contempo essere in un viaggio di scoperta di se stessi senza fine. Non è proporre una mappa che dice chi siamo, o che ci fa istantaneamente capire gli altri e magicamente risolve i nostri problemi. È offrire un sostegno al lavoro di consapevolezza e possibilmente nutrire la gentilezza, l’accettazione e la compassione per se stessi e nel gestire i problemi.
Non è cercare di liberare qualcuno dalla propria fissazione attraverso la nostra fissazione. È offrire una possibilità di sperimentare cosa c’è al di fuori dei muri della prigione interiore in cui l’essere umano vive. Per questo è necessario che l’insegnante sappia guidare, che abbia esperienza della prigione, conosca bene la natura del muro e manifesti le qualità possibili al di fuori di essa in modo che tutti possano riconoscere di essere già liberi.
La trasmissione punta all’essere, alla presenza e alle risorse interiori per gestire i momenti difficili e per godere davvero della ricchezza della vita. Richiede di fidarsi maggiormente del nostro essere che delle nostre difese e di abbracciare tutto ciò che siamo. Significa sentire maggiormente tutto, sia la gioia sia il dolore, in una visione sempre più ampia e con maggiori risorse e disponibilità a lasciarsi trasformare da essi.
E non ultimo, uno degli aspetti più belli della trasmissione è ricevere. La trasmissione non è qualcosa che si fa, bensì qualcosa cui aprirsi. Quando durante la trasmissione non si pensa a ciò che sarebbe bene dire, a ciò che l’altro potrebbe necessitare, e invece si lascia spazio e si ascolta il gruppo o la persona, allora il campo che si crea diventa la fonte dell’insegnamento.
Gurdjieff parlava di un Centro magnetico che attrae la trasmissione e da cui la trasmissione è attratta. È connesso al vero desiderio e fa in modo che incontriamo il gruppo di persone, l’insegnamento o l’insegnante o guida o messaggio adatti per la nostra crescita in un determinato momento e stadio della vita. Accade anche più volte nella vita e anche inaspettatamente durante una conversazione con un amico o uno sconosciuto. L’Enneagramma ci aiuta a vedere e riconoscere che abbiamo anche tante false attrazioni. Cediamo al carisma, al seduzione, l’adulazione, la strada facile.
Per questo, l’augurio per il nuovo anno è quello di scoprire e riconoscere il sapore di una trasmissione reale. Di coltivare e lasciar maturare il frutto della profonda comprensione per ciò che vive in ognuno di noi, di essere ispirati e connessi alla fonte mentre scriviamo l’inizio di un nuovo capitolo della vita su questo pianeta.
Buon 2021
Maura Amelia Bonanno